17 Agosto 2001

SALENTO
Tradizione e contaminazioni. Ultima notte per ballare pizzicati dalla taranta
V. C.



Dodici giorni di preparazione e poi l'exploit di una notte, "La notte della Taranta". Oggi a Corigliano d'Otranto, si esibiranno Menamenamò e i ragazzi del corso "La scuola della memoria di Alessano", ma è domani che si celebra il capitolo finale di una manifestazione che oramai da quattro anni rappresenta uno degli appuntamenti clou dell'estate salentina, nonché un'occasione speciale per approfondire il rapporto tra la musica tradizionale e gli esperimenti di contaminazione. Promossa e organizzata dall'Istituto Diego Carpitella, dalla Provincia di Lecce e dal Consorzio dei Comuni della Grecia Salentina, "La notte della Taranta" è in realtà partita il 6 agosto nei giardini comunali di Calimera con il concerto dei Canto e Discanto. Contemporaneamente sono partiti i dieci giorni di workshop diretti da Piero Milesi che si concluderanno sabato con il grande concerto nello splendido piazzale dell'ex convento degli Agostiniani a Melpignano.
Premessa contaminativa affidata ai vortici sonori dell'Occitanica Salentina con Dj Sky e poi l'Istituzione Concertistico orchestrale "Tito Schipa", l'Ensemble "La notte de la Taranta" che raggruppa una ventina tra i migliori musicisti salentini di pizzica e taranta nonché il maestro concertatore Piero Milesi si incaricheranno di rendere dal vivo il frutto di dieci giorni di prove. "Per la prima volta in vita mia - ha spiegato qualche giorno fa l'autore milanese già arrangiatore di Fabrizio De Andrè e di Ligabue - mi è stato chiesto di fare musica nel migliore modo possibile, con un incoraggiamento alla qualità dell'arte e non solo all'evento". Quello di Milesi è in realtà, un felice ritorno - già nell'99 gli era stato affidato lo stesso incarico - "rimpolpato" quest'anno dalla commissione di una partitura musicale per orchestra sinfonica (da consegnare entro il 2001) ispirata alla pizzica e alla taranta, quindi alla tradizione musicale salentina più antica.