Gli ultimi dischi campani dell’anno Se Totò e Troisi ballano «Bella ciao»


Da una parte il post-jazz: Pericle Odierna, Francesco d’Errico con il gruppo A Bao A Qu, Enrico Del Gaudio sulle tracce di Mingus, Salvio Vassallo, l’omaggio a Gorni Kramer di Lorenzo Hengheller. Dall’altra - ma i punti in contatto spesso sono numerosi - le sonorità post-elettroniche: 4mx, Unisono fx, Lockerlu, Armand Am, Dma Urbanjazzfunk. Difficili da classificare il western sound di Francesco Forni, la new age di Marco Francini e il sound meticcio di Giosy Cincotti. «Around Med night», cd prodotto dal Med Maxicinema, gioca con le citazioni sin dal titolo e allinea le proposte della Napoli di questa fine d’anno. La ricerca della next wave che non c’è continua tra brani editi e non, sino alla traccia finale che cuce insieme le voci di Totò, Eduardo De Filippo, Regina Bianchi, Tina Pica e Sofia Loren con una rilettura jazzata di «Bella ciao». Avrebbero benissimo potuto trovare spazio su «Around Med night» i «Na-Sa», il cui omonimo album d’esordio (etichetta Cinevox) si muove tra canzoni digitali e pop virtuale firmato dalla voce di Marianna Intoccia e le chitarre e il basso di Christian Onorato, vecchia conoscenza della scena undergound cittadina, non solo come fratello d’arte. Tra i cani sciolti, invece, sarebbero stati annoverati i bolognesi Cantodiscanto di «Malmediterraneo» (Forrest Hill): world music che parte da Napoli e dalla Nccp per viaggiare verso Cuba, Palestina, il Salento, Capoverde con testi belli e importanti. Partenopeo a Firenze è, invece, l’ex Csi Marco Parente, che in «L’attuale jungla» (Mescal) riscrive dal vivo il proprio bel repertorio da cantautore atipico e inquieto con la complicità della Millennium Bugs Orchestra diretta da Mirko Guerrini. Difficoltà di inquadramento anche per gli Alibia, di Eboli, debuttanti con «Confini» (Cny), incastro di voci, chitarre, melodie ipnotiche, urgenze rock, loop elettronici e versi da canzonetta italiana implosa su sé stessa. Un balzo a 360 gradi (sonori) ci porta, infine, a «’A voce d’’o mare» (Edi Music) di Enzo Di Domenico, campione veteromelodico e autore di successi come «’O bar ‘e ll’Università» e «Sì Annamaria», qui affiancato dalla giovane Monya tra brani come «Lacreme ’e cuntrabbandiere» e «Mullechè». f.v.